La Dermatite Atopica
La dermatite atopica è la più comune malattia della pelle nell’infanzia, arrivando a colpire fino al 10-20% dei bambini.
Tra la Dermatite atopica (o eczema costituzionale) e l’inquinamento, il legame esiste. E più le nostre città sono coperte da una cappa di smog, più i nostri bambini hanno problemi di pelle. In Europa c’è un boom di casi di dermatite atopica: un bambino su due sotto i 5 anni ne è colpito, in forma più o meno grave e “visibile”. Le cause possono essere varie: ereditarie, alimentari, farmacologiche. Ma l’aria insalubre non va sottovalutata. L’Organizzazione mondiale della sanità valuta che in Europa circa un terzo delle malattie infantili, dalla nascita a 18 anni, possa essere attribuibite all’ambiente malsano o insicuro che grava specie sui bambini al di sotto dei 5 anni, con picchi del 43%.
La diffusione della dermatite atopica è più che raddoppiata negli ultimi 30 anni, triplicata nelle aree ad alto tasso di industrializzazione, tanto che è diventata la più diffusa fra le malattie cutanee in età pediatrica.
La dermatite atopica pesa anche sulle tasche delle famiglie italiane. La diagnosi è semplice, ma poche o nulle sono le terapie risolutive, anche perché come detto la malattia è particolarmente sensibile a fattori ambientali, quali appunto l’inquinamento, ma anche umidità, polveri, allergie alimentari, carenze nutrizionali. La dermatite atopica è la più diffusa delle malattie dermatologiche in età pediatrica ed è provocata principalmente da fattori genetici . Questo significa che se un genitore ha una manifestazione atopica nel 60% dei casi potrà esserne affetto anche il figlio, percentuale che aumenta fino all’80% se entrambi i genitori hanno la patologia, mentre in una famiglia non atopica la probabilità che ne venga colpito il bambino è di circa il 20%.
Della dermatite atopica (dal greco malattia strana senza posto) a seconda dell’età in cui compare, se ne distinguiano tre tipi: del lattante, del bambino e dell’adulto. Nel lattante si manifesta prevalentemente al viso, alla superfici anteriori degli arti superiori e degli arti inferiori. Nel bambino e nell’adulto alle pieghe ante cubitali, agli arti superiori e ai cavi poplitei.
La manifestazione cutanea è caratterizzata soprattutto da prurito intenso che spesso disturba anche il riposo notturno dell’infante.
Le cause.
Le cause sono molteplici, laddove esiste una predisposizione genetica, tra le principali ricordiamo: disturbi neurovegetativi, alterazioni funzionali del film idrolipidico della pelle, alterazioni immunitarie, disturbi di personalità, stress emozionali e variazioni climatiche.
Il termine dermatite atopica non deve indurre a pensare che il bambino atopico sia allergico in senso generale ma è bene puntualizzare che l’eczema costituzionale va inteso come un problema dermatologico cioè come uno stato di iperattività cutanea. Se a questo situazione si associano anche altre allergie come la rinite allergica, la congiuntivite allergica, l’asma bronchiale e l’intolleranza alimentare sono problematiche diverse. Le complicanze sono rappresentate dall’insorgenza di infezioni batteriche (impetigine contagiosa), infezioni virali (herpes simplex) e infezioni micotiche
E’ consigliabile fare le prove allergiche dopo i 4 anni di età, epoca in cui il bambino ha un sistema immunitario maturo e quindi i tests sono più attendibili.
La terapia.
Il dermatologo consiglia come terapie locali l’uso di detergenti oleosi privi di profumi, creme antinfiammatorie non cortisoniche, creme antibiotiche e creme idratanti. . La terapia antistaminica per via orale è consigliabile nei casi di prurito ingravescente.. Tra i consigli pratici per i genitori ricordo che è auspicabile che il bambino atopico utilizzi sempre il cotone chiaro sulla pelle evitando i colori blu e nero. Rimozione di peluches, tappeti e moquettes che sono ricettacolo di acari e polvere. Infine una dieta equilibrata con molta acqua, frutta , verdura e cibi che contengano omega 6 e omega 3 possono aiutare nella gestione quotidiana del bambino atopico durante il periodo invernale.