Pelle e menopausa. Come si modifica, quali sono i sintomi, cosa fare.
Menopausa
La donna cinquantenne dei nostri giorni è una donna attiva, al massimo delle proprie potenzialità, spesso in carriera, è una donna al pieno della maturità fisica e sessuale. E’ una donna particolarmente attenta al proprio aspetto fisico ed alla cura dello stesso. E’ una donna che non di rado è diventata mamma dopo i 40 anni. E’ una donna che vuol vivere questo periodo, ancora molto temuto, nel modo migliore possibile.
La menopausa (fisiologica) è la cessazione definitiva dei cicli mestruali. La diagnosi di menopausa viene posta dopo 12 mesi di amenorrea.
Si definisce perimenopausa o climaterio, il periodo precedente e successivo.
In Italia l’età media di entrata in menopausa è di circa 51 anni.
La menopausa non è una malattia. E’ semplicemente la fine di un ciclo della vita di una donna, la fine del ciclo riproduttivo.
Ormoni e menopausa
Con l’entrata in menopausa l’ovaio inizia a modificare la produzione ormonale. In particolar modo riduce la produzione di estrogeni e progesterone, ormoni che agiscono su tutto l’organismo ed in particolar modo sul sistema circolatorio, sul cervello, sulle ossa, sul metabolismo dei grassi, sul sistema genito-urinario e non ultimo, sulla pelle, organo bersaglio numero uno degli estrogeni, dopo gli organi della riproduzione.
Cosa c’entra il dermatologo
La donna in menopausa frequentemente chiede una visita dermatologica, perchè la diminuzione degli estrogeni e del progesterone porta ad importanti cambiamenti della pelle. Il dermatologo, in sinergia con il ginecologo, si propone di aiutare la donna che entra in menopausa a vivere al meglio questi cambiamenti.
Gli estrogeni a livello della cute hanno numerose funzioni:
- idratazione
- elasticità e tonicità ( stimolano i fibroblasti che sono le cellule che producono le fibre elastiche ). In pratica hanno un effetto antinvecchiamento.
- controllo delle ghiandole sebacee
- rigenerazione cellulare, pelle, capelli, unghie
Quali sono i sintomi cutanei di una carenza di questi ormoni?
- La pelle è meno idratata, tende a diventare più secca e non raramente è pruriginosa.
- Riduzione progressiva dei melanociti. In particolare si avrà una diminuzione o scomparsa della pigmentazione a livello vulvare.
- Perdita di elasticità della pelle da carenza di produzione di fibre elastiche. La pelle diventa più sottile, più secca, meno luminosa e le rughe tendono ad accentuarsi. Invecchiamento cutaneo accelerato.
- Può esserci aumento di caduta di capelli, a volte anche importante, fino ad una vera e propria alopecia androgenetica. I capelli tendono a diventare secchi. I peli del pube hanno un aumento di rarefazione. Le unghie spesso diventano fragili e presentano irregolarità e striature.
- Vampate di calore. Dovute fondamentalmente ad un innalzamento di LH da carenza di estrogeni, che porta a disturbi vasomotori
- Cheratodermia climaterica. Questa patologia cutanea, caratteristica del climaterio, porta ad un ispessimento cutaneo con successiva formazione di ragadi, in particolar modo lungo il margine dei calcagni per poi arrivare a tutta la pianta del piede.
- Molte malattie della pelle insorgono o peggiorano in menopausa, come per esempio la Psoriasi o il lichen Scleroatrofico. Molte dermatosi del viso come la Rosacea risentono negativamente delle crisi vasomotorie (vampate) e tendono a peggiorare.
Cosa fare?
Partendo dal presupposto che la menopausa non è una malattia, bensì un momento delicato della vita in cui la donna ha dei piccoli-grandi cambiamenti, l’importante è giocare d’anticipo, anticipare e correggere gli effetti ormonali.
L’ideale è proporre un approccio multidisciplinare, tra ginecologo e dermatologo.
Il ginecologo ovviamente sarà il “regista” nel sostenere e correggere al meglio gli effetti indesiderati di questo scombussolamento ormonale. Sarà lui ad inquadrare la sintomatologia generale e ad impostare una eventuale terapia sostitutiva.
I compiti del dermatologo saranno di preparare la pelle a questi cambiamenti, di consigliare come detergerla nel modo più appropriato, di come idratarla e di come elasticizzarla. Il dermatologo quindi aiuterà a prevenire ed eventualmente correggere e curare i sintomi associati: l’invecchiamento cutaneo, la disidratazione, la caduta dei capelli ecc.